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Un amore così grande

Settant’anni. Quante cose si possono fare in questo lasso di tempo? È un periodo corto se si rapporta all’età dei pini secolari, alla vita delle tartarughe, all’esodo del popolo di Dio dall’Egitto, ma è un periodo lunghissimo se lo si riferisce all’amore. Oggi che tutto è così effimero, che ci si lascia senza un motivo o per noia, che si divorzia con la facilità con cui si aprono i pacchetti delle patatine, trovare due persone che si amano davvero, e lo fanno per settant’anni, è un avvenimento degno di notizia e di un applauso da parte di tutti noi.

Anna e Giuseppe si conoscono e si amano da 72 anni e sono sposati da 71. Un amore infinito che ha saputo oltrepassare dolori, dispiaceri e difficoltà e godere della gioia e delle cose belle del viversi quotidianamente. A 91 anni si amano ancora come il primo giorno, e “Anche molto di più”, tengono a precisare. Entrambi di Africo Nuovo, in provincia di Reggio Calabria, incrociano i loro sguardi in un’ordinaria giornata di lavoro. Mentre Giuseppe si sta occupando dei maiali, passa questa bella ragazza che va a prendere l’acqua. Entrambi si vanno a informare dai rispettivi amici e parenti di chi fosse l’altro, ma il colpo di fulmine era già scoccato. Scatta l’incontro che li fa innamorare e un anno dopo si sposano: lei con un abito bianco molto semplice arricchito dal velo; lui in un vestito blu, prestatogli dall’amico di ritorno dall’Australia.

Comincia un’avventura bellissima, costellata da tante difficoltà e momenti dolorosi, ma nonostante tutto, felice, felici di essere insieme. “Tanti sono stati i momenti in cui sembrava di non potercela fare: la partenza di Giuseppe per la guerra e la sua prigionia in Ex Jugoslavia, tre lunghissimi anni, di paura e angoscia; poi la perdita di un figlio appena nato; il trasferimento in un altro paese a causa dell’alluvione negli anni Cinquanta, che distrusse tutto quello che avevamo; e nel 1972, l’emigrazione a Buscate, una decisione che stravolse la nostra vita”. Oggi i due coniugi sono tornati in Calabria, ma Anna vorrebbe tornare ad abitare in Lombardia per stare più vicina ai suoi figli. “È uno dei motivi per cui litighiamo più spesso di recente, ma Giuseppe vuole restare nella sua terra”.

Una vita semplice, fatta di sacrifici e conquiste, le più belle delle quali i sette figli, i 19 nipoti e gli 11 pronipoti, che hanno già avuto la fortuna di baciare e abbracciare. “Non sono state sempre rose e fiori, abbiamo avuto le nostre crisi e i nostri momenti no, ma ne siamo sempre usciti con tanta pazienza e senza mai dimenticare l’amore che nutriamo uno per l’altra. Per non parlare del sopportare i difetti reciproci… Giuseppe, per esempio, è un pignolo esagerato e super puntuale!”. “Beh, tu invece vuoi sempre aver ragione, come tutte le donne!”, ribatte Giuseppe. E i pregi? “Anna è affettuosa, sempre solare e un’ottima cuoca”. “Mentre Giuseppe è stato un gran lavoratore, dal cuore altruista e sempre amichevole con tutti”.

Un traguardo non da tutti, anzi oggigiorno da quasi nessuno, un insegnamento di vita che solo un’altra volta ho avuto la fortuna di ricevere: quando intervistai un’altra coppia altrettanto innamorata, anche loro sposati da settant’anni, Mariuccia e Severino, che oggi sicuramente sono lassù a dirsi quant’è bello l’amore. In tempi di crisi, in cui la prima cosa a sgretolarsi sono i valori e le relazioni umane, sapere di persone che nonostante tutto, sono ancora insieme e si amano ancora, fa bene al cuore. Perché, come diceva sempre mia nonna: “Siamo cresciuti in tempi in cui le cose rotte si riparavano, non si buttavano mai via”. E così è per il matrimonio: può essere scalcagnato, messo in pericolo da mille difficoltà, dalla perdita del lavoro così come dalla malattia, ma se c’è l’amore, può sopravvivere a qualsiasi cosa. “Il nostro consiglio alle giovani coppie che si amano oggi è: abbiate tanta pazienza l’uno con l’altra, imparate a sopportare le cose che non fanno piacere, aiutatevi sempre reciprocamente e non arrendetevi alla prima difficoltà: il matrimonio è una lunga corsa a ostacoli, ma non vince chi arriva primo, bensì chi arriva al traguardo mano nella mano!”.

Se oggi poteste scegliere, rifareste tutto quanto? “Certamente sì, tutto. Non cambieremmo nulla, abbiamo avuto tanto, ma soprattutto un amore unico che auguriamo a tutti di trovare”. E a noi che leggiamo questa storia ci pare subito primavera e ci si riempie il cuore di gratitudine per essere stati resi partecipi di un amore così grande.

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Grazie a Simona e Francesca per avermi aiutata a raccontare questa meravigliosa storia d’amore.


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